Puoi vivere una vita straordinaria
18 Novembre 2020La tua primavera interiore
19 Marzo 2021Care amiche, cari amici, pazienti lettori e lettrici dei miei scritti vi dico grazie, grazie, grazie.
Con qualcuno di voi ci siamo fatti gli auguri di Natale su zoom mercoledì 23 dicembre leggendo e condividendo brani e titoli di libri, aforismi e massime di saggezza, riflessioni o racconti personali.
E’ stato emozionante e da ripetere.
Vi ringrazio anche per aver seguito il mio calendario dell’Avvento su FB, Instagram e nelle storie di Wapp.
Ho pensato di farvi cosa gradita nel riepilogare le foto con le risorse interiori in un PDF che trovate in fondo alla newsletter.
Mi piacerebbe ricevere un vostro feedback a riguardo, o comunque in che cosa vi è stato utile e come si potrebbe fare meglio l’anno prossimo.
Vorrei concludere il 2020 con una storia stimolante e significativa che mi piace particolarmente dal libro “L’alchimista” di Paolo Coehlo :
Due gocce d’olio
Un mercante, una volta, mandò il figlio ad apprendere il segreto della felicità dal più saggio di tutti gli uomini.
Il ragazzo vagò per quaranta giorni nel deserto, finché giunse a un meraviglioso castello in cima a una montagna. Là viveva il saggio che il ragazzo cercava.
Invece di trovare un sant’uomo, però, il nostro eroe entrò in una sala dove regnava un’attività frenetica: mercanti che entravano e uscivano, ovunque gruppetti che parlavano, una orchestrina che suonava dolci melodie. E c’era una tavola imbandita con i più deliziosi piatti di quella regione del mondo.
Il saggio parlava con tutti, e il ragazzo dovette attendere due ore prima che arrivasse il suo turno per essere ricevuto.
Il saggio ascoltò attentamente il motivo della visita, ma disse al ragazzo che in quel momento non aveva tempo per spiegargli il segreto della felicità.
Gli suggerì di fare un giro per il palazzo e di tornare dopo due ore.
Nel frattempo, voglio chiederti un favore, concluse il saggio, consegnandogli un cucchiaino da tè su cui versò due gocce d’olio.
Mentre cammini, porta questo cucchiaino senza versare l’olio.
Il ragazzo cominciò a salire e scendere le scalinate del palazzo, sempre tenendo gli occhi fissi sul cucchiaino. In capo a due ore, ritornò al cospetto del saggio.
Allora, gli domandò questi. “hai visto gli arazzi della Persia che si trovano nella mia sala da pranzo?
Hai visto i giardini che il Maestro dei Giardinieri ha impiegato dieci anni a creare?
Hai notato le belle pergamene della mia biblioteca?”
Il ragazzo, vergognandosi, confessò di non avere visto niente.
La sua unica preoccupazione era stata quella di non versare le gocce d’olio che il saggio gli aveva affidato. “Ebbene, allora torna indietro e guarda le meraviglie del mio mondo” – disse il saggio – non puoi fidarti di un uomo se non conosci la sua casa”
Tranquillizzato, il ragazzo prese il cucchiaino e di nuovo si mise a passeggiare per il palazzo, questa volta osservando tutte le opere d’arte appese al soffitto e alle pareti.
Notò i giardini, le montagne circostanti, la delicatezza dei fiori, la raffinatezza con cui ogni opera d’arte era disposta al proprio posto.
Di ritorno al cospetto del saggio, riferì particolareggiatamente su tutto quello che aveva visto.
“Ma dove sono le due gocce d’olio che ti ho affidato?” – domandò il saggio.
Guardando il cucchiaino, il ragazzo si accorse di averle versate.
“Ebbene, questo è l’unico consiglio che ho da darti – concluse il più saggio dei saggi – il segreto della felicità consiste nel guardare tutte le meraviglie del mondo senza dimenticare le due gocce d’olio nel cucchiaino.”
“Quando la porta della felicità si chiude, un’altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.” Paulo Coelho
Vi ricordo che nel mio google drive trovi alcune risorse gratuite: Clicca qui nel mio google drive
Anche nel sito alla pagina Risorse ci sono e-book che puoi scaricare e stampare. Prenditi del tempo per te.
Grazie mille di cuore.
Un caloroso ed affettuoso abbraccio
Buone Feste e a presto su zoom. Seguimi o chiedimi.Dani
Siamo esseri spirituali su una strada terrena,
e non esseri terreni posti su un sentiero spirituale.