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1 Ottobre 2018L’odore buono della carta di un libro che si cattura facendo scorrere le pagine rapide, vicino al naso. Incantarsi di fronte a una libreria piena di storie, mentre le lancette scorrono senza che ce ne accorgiamo. Entrare con la lettura in un mondo distaccato, leggero, quasi senza gravità, uno stato piacevole e benefico. Vedere un film a colori nella mente mentre si legge, alimentato dalle parole scritte che si susseguono. Se sai di cosa sto parlando, se anche tu hai provato queste esperienze legate alla lettura e alla scrittura, con buona probabilità il Corso di scrittura per il benessere potrebbe fare al caso tuo. Il tuo “daimon”, il tuo genio interiore, la tua passione, il tuo talento hanno a che fare con la scrittura in qualche modo – e di modi ce ne sono tanti – quindi, ci troveremo bene insieme
In tre serate di ottobre, giovedì 11-18-25, dalle 20:30 alle 22.
Parleremo di scrittura, ci confronteremo, giocheremo, faremo dei brevi esercizi. Insomma, sarà interessante condividere i nostri vissuti.
Per farti capire meglio, ti racconto una breve storia.
C’era un albero che se ne stava tranquillo, nella sua radura, donava ombra a chi gli si accostava, faceva da sostegno agli uccelli in riposo e questa era la sua esistenza regolare, canonica, in qualche modo conosciuta e confortevole.
Un giorno, sui rami, vide spuntare dei bozzi, delle escrescenze, sentì odori strani intorno a lui. Dentro di lui ribolliva tutto, stavo succedendo qualcosa che in quel momento lui percepiva come inconsueto, sicuramente doloroso.
Questa trasformazione continuava inesorabile e l’albero si lamentava. Era invaso da insetti e ospiti sgradevoli.
All’apice della disperazione, la pianta lanciò un grido al Vento del mattino, che in quel momento stava fluendo lì vicino.
“Cosa mi accade, amico Vento? Sono malato? Non sono più io?”.
“Ma no, caro albero, forse per la prima volta stai diventando te stesso. Stai fiorendo. Questa trasformazione ti porterà a sbocciare, a dare frutti, a essere ciò che sei, davvero!”.
Così l’albero capì che quella “malattia”, era la sua unicità, la sua salvezza.
Così faremo noi, nel corso di scrittura: cercheremo di non aver più paura di mostrare i nostri frutti e i nostri talenti.
A presto, con affetto,
Fabio Castano per Colori dell’Anima
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