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15 Ottobre 2024Dan Brown, con il suo bestseller “Il Codice Da Vinci”, ha sollevato una polvere di controversie e fascino senza precedenti riguardo la figura storica di Gesù e il suo rapporto con Maria Maddalena. L’autore ha affrontato tematiche delicate con uno scrupoloso lavoro di ricerca, portando alla luce interpretazioni che, per molti, potrebbero non sembrare del tutto infondate.
Prendiamo d’esempio il rituale del matrimonio nell’epoca in cui visse Gesù, la vita da celibe per un uomo era vista con sospetto, era infatti prassi comune che gli uomini si sposassero tra i 20 e i 25 anni, principalmente per assicurare la discendenza. Questo costume non solo favoriva la continuità genealogica, ma permetteva anche, una volta stabilita una famiglia, di dedicarsi più liberamente alle pratiche religiose. Secondo questa tradizione ebraica è difficile immaginare che la figura di Cristo potesse restare estranea a tale consuetudine.
Le nozze di Cana, descritte nei Vangeli, possono essere interpretate come un possibile indizio del matrimonio di Gesù stesso. Questa teoria, trova fondamento nel contesto culturale dell’epoca, che vedeva il matrimonio non solo come un dovere sociale, ma anche come un passaggio quasi obbligato per l’uomo adulto.
Un altro esempio del legame profondo tra Maria Maddalena e Gesù è l’episodio significativo è quello in cui Maddalena, con i capelli sciolti, accarezza i piedi di Gesù, un gesto che viene identificato come parte di un rituale amoroso di antica tradizione, probabilmente legato al Culto cananeo. Questa visione sfida l’interpretazione tradizionale di un atto di umiltà, suggerendo piuttosto una dimostrazione d’affetto e di intimità condivisa.
In un mondo moderno dove il concetto di rituali sessuali è lontano dalla nostra quotidianità, può risultare difficile comprendere la profondità e il significato di tali gesti nell’antichità. Tuttavia, per approcciarsi con mente aperta, è necessario immergersi nella complessità del contesto storico e culturale dell’epoca, dove la connessione con la natura e gli antichi rituali svolgevano un ruolo centrale nella vita delle persone.
Molti ritengono che Maria Maddalena, dopo la morte di Cristo, sia fuggita in Francia. Tuttavia, diversi dati storici suggeriscono che prese la via della Turchia e precisamente a Efeso, dove in seguito fu sepolta. Fuggì con lei Giuseppe d’Arimatea, figura emblematica di questa storia, e il fariseo Nicodemo, che, esaltato dal volto di Gesù al momento della crocifissione, realizzò successivamente una scultura. Quest’ultima, con il passare del tempo, fu trasferita da Gerusalemme a Lucca nella Cattedrale di San Martino da Matilde di Canossa, ma questa è un’altra storia.
D’Arimatea, Nicodemo, Tommaso, Maria madre con Maria Maddalena e i suoi tre figli, si diressero verso la Turchia. Grazie alle importanti conoscenze di D’Arimatea, garantirono un passaggio sicuro per tutti. Successivamente, fu stabilito un Ordine che avrebbe protetto la moglie e i figli di Gesù, includendo anche la madre di Gesù che era anch’essa in pericolo.
Maria Maddalena visse in Turchia fino alla fine dei suoi giorni, fino a quando durante il regno dell’imperatore bizantino Leone VI (886-912) decise di trasferire le sue reliquie.
Tuttavia, l’antico Ordine non permise che ciò avvenisse. Così, le sue spoglie, insieme a degli scritti importanti sulla vita di Maria Maddalena redatti da Tommaso, furono divisi: una parte andò in Francia, una in Inghilterra e l’altra in Italia. Di conseguenza, inizio la caccia a coloro che avevano trafugato i resti, colpendo in particolare i Catari che custodivano gli scritti del Vangelo di Maria Maddalena, insieme alle sue disposizioni e la sua eredità per la discendenza.
Con infinito Amore
Carla
Questo e molto altro verrà svelato in questo Seminario Dedicato a Maria Maddalena 18 e 19 Gennaio 2025
in presenza, presso:
Associazione Colori dell’Anima Via San Vincenzo a Sesto Calende (VA) https://coloridellanima.org/
Posti limitati.
Per info, costi e prenotazioni carla@storiadiunapoesia.it